The 100. Day 21 – Kass Morgan

The 100. Day 21 – Kass Morgan

Titolo: The 100: Day 21

Autore: Kass Morgan

Editore: Rizzoli

Genere: fantascienza

Pagine: 316

Voto del Pubblico (IBS): 3,2 su 5

Prezzo: 11,40

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Trama

Sono passati 21 giorni da quando i cento ragazzi delle navi spaziali orbitanti attorno alla Terra sono stati inviati sul pianeta. Non hanno più avuto nessun contatto con la colonia madre, ma hanno scoperto tra la sorpresa e il terrore generale, di non essere soli. Il pianeta è ancora abitato. Sfortunatamente, i terrestri dimostrano subito di non gradire affatto la loro presenza e attaccano il campo uccidendo uno dei ragazzi.

Nello spazio intanto l’ossigeno sta terminando e gli occupanti della Walden e dell’Arcadia stanno cercando disperatamente di far breccia nel pannello che li separa dalla Fenice. Glass e Luke, che si sono appena ritrovati, decidono di morire insieme piuttosto che separarsi, ma scoprono che sulla nave principale il Consiglio sta preparando l’invio sulla terra di tutte le navicelle rimaste. Distrutta dall’idea di veder morire quasi tutta la sua gente, Glass cerca un modo per aprire il ponte di passaggio.

Nel frattempo sul pianeta Clarke e Bellamy, che stanno ancora cercando Octavia nella foresta, stringono un legame sempre più intimo, ma sono costretti a tornare indietro quando la ragazza viene morsa da un serpente.

Al campo, invece, Wells ha problemi a placare gli animi: dopo la morte di Asher sono riusciti a catturare una terrestre di nome Sasha e molti di loro vorrebbero solo vendicarsi uccidendola. Ma la giovane riesce a convincere Wells e Clarke che la sua gente si è divisa in due fazioni tanti anni prima, quando la prima navicella è arrivata sul pianeta e qualcosa ha incrinato i rapporti tra i due popoli.

Sconvolta dalla notizia che qualcuno prima di loro fosse già stato inviato sul pianeta, Clarke decide di parlare con la tribù di Sasha per capire cosa sia accaduto durante il primo atterraggio. Convinto di poter ritrovare Octavia, Bellamy la segue in questa sua avventura, mentre Wells resta al campo nel tentativo di difendere la giovane terrestre dall’odio dei suoi compagni, anche se le morti continuano ad accumularsi e i terrestri sembrano sempre più minacciosi.


Autore

Kass Morgan ha 35 anni ed è una scrittrice statunitense, laureata alla Brown University e con un master in Letteratura del XIX secolo presso l’Università di Oxford, in Inghilterra. Lavora come editor di libri per ragazzi per una casa editrice di New York. Ancora prima che il suo romanzo d’esordio “The 100” fosse pubblicato, la CW aveva già acquistato i diritti televisivi dell’opera, trascinando l’autrice in una spirale fortunata che l’ha portata a pubblicare altri tre volumi della saga: “The 100. Day 21”, “The 100. Homecoming e “The 100. Rebellion“. La serie tv omonima, in realtà liberamente tratta dai suoi libri, è oggi alla sesta stagione.

Nel 2019 è uscito un nuovo romanzo della Morgan intitolato “Anni luce. Squadra 20“, sempre ambientato nello spazio.


Recensione

Eccomi al secondo capitolo della quadrilogia “The 100″ di Kass Morgan. Quando inizio una saga difficilmente la interrompo, anche nel caso in cui non mi soddisfi completamente. Devo dire che con questo secondo libro ho consolidato le impressioni originali: “The 100: Day 21” ha gli stessi lati positivi e le stesse problematiche del primo volume. Lo stile di Kass Morgan è sempre molto semplice e quotidiano; un linguaggio attraente e fresco, assolutamente adatto al pubblico di Young Adult al quale è diretto. Questo ovviamente non implica che non possa essere apprezzato anche da un lettore adulto che ami la fantascienza e la distopia.

Anche in questo romanzo la scrittrice decide di proseguire il racconto secondo quattro diversi punti di vista, dedicando ogni capitolo a uno dei quattro protagonisti: Clarke, Wells, Bellamy e Glass. Se in “The 100” non avevo gradito questa soluzione perché rendeva la lettura scorrevole ma poco profonda, in questo seguito ho trovato un netto miglioramento. L’alternanza dell’angolatura dalla quale le vicende vengono raccontate, soprattutto nel passaggio dalla Terra allo spazio, garantisce un’attenzione costante del lettore. Non ci sono momenti di stallo nella storia o eventi secondari.

D’altro canto, così come già mi era accaduto, ho ritrovato un’eccessiva superficialità nella descrizione dei rapporti personali tra i ragazzi, soprattutto nelle relazioni d’amore. Avrei desiderato che fossero più corpose, il che avrebbe coinvolto maggiormente il lettore, invece di dare l’impressione che siano state scritte velocemente e appena accennate. Un sentimento, per essere credibile, deve essere descritto con cura e avere il tempo di svilupparsi. Tempo che sembra a volte essere mancato alla Morgan.

Sicuramente, però, i personaggi iniziano a essere ben delineati, grazie soprattutto ai flashback che, mostrandoci alcuni eventi del loro passato, aggiungono altri pezzi al puzzle che si va componendo piano piano, volume dopo volume. Sono anche molto soddisfatta della trama, che mi aveva già colpita e che trovo ricca e complessa. La storia si fa sempre più intrigante e i colpi di scena non vengono risparmiati. Tra i tanti distopici che mi è capitato di leggere negli ultimi anni credo che la Morgan ha saputo creare una storia che funziona e affascina, con alcune trovate originali.

Se vogliamo invece parlare di tematiche, come spesso accade in questo genere letterario, la società che l’uomo ha ricostruito dopo la distruzione del pianeta non si discosta poi molto da quella precedente. Gli esseri umani non hanno fatto tesoro degli errori compiuti e stentano ancora a stabilire la pace e la serena convivenza. Ogni personaggio della saga, seppure in apparenza positivo, deve fare i conti con gli stessi limiti: la paura, l’istinto di sopravvivenza, l’egoismo, la mancanza di fiducia nel prossimo e soprattutto l’incapacità di fare la scelta giusta quando si tratta di difendere le persone che si amano. Le priorità personali ancora ostacolano il bene generale.

In un susseguirsi ininterrotto di nuove scoperte, colpi di scena, delusioni e speranze, seguiamo con apprensione le scelte di questi ragazzi, come se le stessimo vivendo con loro. Il ritmo è serrato e trascinante e il desiderio di portare a termine la lettura non ti abbandona mai. Complimenti quindi alla scrittrice per i miglioramenti apportati al secondo volume, che si presenta come un esempio di ottima fantascienza. Mi procurerò al più presto il terzo libro, perché sono ansiosa di conoscere il resto della storia.

Nel frattempo spero che le parole che il Cancelliere Jaha ha insegnato al figlio Wells non siano solo un bel cimelio su una scrivania, ma una condizione di vita che possa portare, un giorno, a un futuro migliore. (E magari evitare a noi il loro) Spero che questi ragazzi riescano là dove i loro genitori hanno fallito.

NON NOBIS SOLUM NATI SUMUS (Cicerone)

Non siamo nati solo per noi stessi.


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