Come volpi in mezzo ai lupi – Christian Antonini

Come volpi in mezzo ai lupi – Christian Antonini

libro

Titolo: Come volpi in mezzo ai lupi

Autore: Christian Antonini

Editore: Piemme

Genere: ragazzi

Pagine: 189

Prezzo: 17,00

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Trama libro

Varsavia, settembre 1939. Mentre i nazisti invadono la città, Eliza e Andrej perdono i genitori in un bombardamento aereo. Senza esitazioni, il ragazzo scappa in campagna e si unisce alla Resistenza. La sorella, invece, viene adottata da un ex professore universitario di matematica e da sua moglie. E mentre intorno a lei, come predatori e prede in un gioco antico quanto il mondo, nazisti e partigiani combattono, un frammento di bellezza irrompe nella sua piccola casa e la illumina. Si tratta di un gioco inventato dal professore e capace di mostrarle come, nel mondo, tutto sia collegato e concatenato. Ma se anche nella realtà buia della guerra, si chiede Eliza, le regole per vincere fossero le stesse del gioco del professore? Quante case dovrebbero andare distrutte per avere una speranza? Che cosa andrebbe scambiato per avere un futuro? Decisa a mettere la sua vita al servizio della libertà e del suo popolo, Eliza giocherà la sua partita. Fino alla vittoria, o alla sconfitta.


Autore libro

Christian Antonini è uno scrittore italiano, classe 1971. Da sempre appassionato di libri e di scrittura, esordisce con il suo primo romanzo per ragazzi nel 2016 “Fuorigioco a Berlino“, vincendo il premio nazionale Il Gigante delle Langhe. Prosegue con “Una lettera coi codini”, “I ribelli di giugno”, “Gli smeraldi di Sumatra”, “Le parole nel vento” e infine “La musica nelle ossa. Quasi tutti i suoi romanzi sono diretti ai ragazzi, e molti prendono spunto da fatti storici. Con la Giunti ha invece pubblicato una saga fantasy per ragazzi composta da due volumi: “Arvis delle nubi. Cuore di fiamma” e “Arvis delle nubi. I confini del cielo. nel 2024 esce un nuovo romanzo storico per ragazzi “Come volpi in mezzo ai lupi“.


Recensione

Ottobre 1942. Varsavia è un posto sgradevole e minaccioso, abitato da occhi tristi rivolti a terra e facce severe sotto elmetti minacciosi.

Descrivere un momento storico così doloroso e straziante, e decidere di farlo a beneficio dei ragazzi è sempre molto arduo, perché occorre moderare la narrazione e le emozioni. Christian Antonini, come sempre, sa parlare ai giovani nel modo corretto, con una scrittura che mantiene la stessa forza dedicata agli adulti ma addolcita dagli occhi e dai sentimenti degli adolescenti protagonisti dei suoi romanzi. La storia di Eliza non è molto diversa da quella di tanti ragazzi che si sono uniti alla resistenza polacca durante l’occupazione tedesca: Varsavia è a pezzi, gli ebrei vengono trasferiti nel Ghetto,che poi sarà distrutto, e la ragazza sopravvive in una città fantasma, dove anche la popolazione non ebrea è in perenne pericolo, non essendo tedesca. La sua non si può davvero definire vita, è solo un andare avanti, giorno dopo giorno, sperando di non incorrere nella violenza tedesca.

Chissà come sarà la tua vita, ci pensi mai?

Eliza scuote la testa piano. Non ci pensa al futuro, lei. Il futuro non ha forma. Non ha senso.

Rimasta orfana, la ragazza ha la fortuna di essere accolta da una famiglia di Varsavia. Se andate a cercare Karol Borsuk scoprirete che il professore è realmente esistito e ha davvero regalato qualche sorriso e alcuni momenti di serenità ai suoi vicini, inventando un semplice gioco da tavolo che per qualche mese tenne occupate le menti preoccupate dei polacchi. E così, mentre costruiscono il loro gioco, il professore insegna a Eliza che nella vita, come nella matematica, tutto è concatenato; così come le regole che inventano per il loro gioco, anche nella quotidianità della guerra ogni piccola scelta può portare a un passo avanti, a una piccola conquista, oppure a una perdita. E mentre impara a vincere le partite, Eliza capisce che c’è un altro gioco, più pericoloso ma altrettanto astuto, con cui cimentarsi. Così, il sistema che ha inventato per riconoscere quei numeri che dopo il trauma del bombardamento per lei non hanno più significato, risulta essere vantaggioso per i giovani che fanno parte della Resistenza che si nasconde a Varsavia. Quando si renderà conto che non si può restare a guardare, mentre il suo popolo viene sterminato, diventerà anche lei un membro attivo della rivolta.

Impossibile restare in disparte. Assurdo chiudere il mondo fuori di casa e pensare che non entri.

Alla fine, l’intera guerra si baserà sulle stesse equivalenze che valgono nel gioco ed Eliza vedrà amici morire, palazzi essere distrutti dalle bombe, famiglie divise, e si chiederà quanti sacrifici saranno necessari per liberare il paese, quante perdite dovranno accettare per una semplice vittoria.

Quante case devono andare distrutte per avere una speranza? A cosa equivale una città? Cosa dobbiamo scambiare per avere un futuro?

E’ un libro stupendo, pieno di emozioni, di resilienza, di speranza, di forza di volontà; una storia che mi ha commosso e che ho amato dall’inizio alla fine. Una lettura bellissima non solo perché la memoria è ciò che ci può salvare ed è quindi fondamentale ricordare il passato e farlo conoscere alle nuove generazioni, ma soprattutto perché ci dimostra che non si può sempre restare a guardare: qualche volta occorre trovare il coraggio di rischiare qualcosa pur di ottenere un valore in cambio. In questo caso si è trattato delle vite di tante persone per la liberazione di un popolo.


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