Matilde – Roald Dahl

Matilde – Roald Dahl

matilde

Titolo: Matilde

Autore: Roald Dahl

Editore: Salani

Genere: romanzo per ragazzi

Pagine: 224

Prezzo: 9,40


Trama

A cinque anni Matilde non è una bambina come tutte le altre. Ha già letto tutti i libri per bambini della biblioteca pubblica e ora i suoi autori preferiti sono Tolkien, Dickens e Kipling. In casa, però, le sue attitudini, come saper fare calcoli matematici complicatissimi a mente, non sono apprezzate. I genitori sono troppo meschini ed egoisti per occuparsi della figlia: il Signor Dalverme è un rivenditore di auto, truffatore e convinto dell’inutilità della cultura. La Signora Dalverme è una casalinga che gioca a bingo e guarda soap opera.

Finché anche per Matilde arriva il momento di andare a scuola e la ragazzina trova nella sua maestra, la Signorina Dolcemiele, una singolare e affettuosa amica. La direttrice, invece, la Signorina Spezzindue, è un donnone rigido e crudele che odia i bambini e li terrorizza con castighi dall’incredibile malvagità, come rinchiuderli nello “strozzatoio”.

Le continue ingiustizie portano Matilde all’esasperazione e tutta la rabbia repressa da tempo scaturisce in un potere eccezionale: la bambina riesce a concentrare la sua energia attraverso gli occhi, che divengono caldi e sfavillanti e possono spostare gli oggetti. Per la prima volta Matilde è felice: ha trovato in se stessa qualcosa di speciale. Ma la gioia ha durata breve. Scopre infatti che la sua adorata maestra è vessata e ridotta in miseria da una zia crudele che, alla morte dei genitori, le ha tolto tutto quello che possedeva, e ancora oggi la fa morire di fame. Ma chi sarà mai, in paese, questo essere così diabolico?


Autore

Scrittore norvegese del secolo scorso, Roald Dahl ha avuto una vita difficile e alquanto sfortunata, dalla quale ha saputo trarre insegnamenti e idee per le sue storie, tutte ambientate in un mondo magico, dove i bambini sono i veri protagonisti. Arruolatosi nell’Aviazione durante la Seconda Guerra Mondiale, subì un gravissimo incidente: il suo aereo cadde nel deserto africano, dove rimase disperso per giorni, riportando fratture craniche e perdita temporanea della vista. In seguito dovette soffrire a causa delle varie malattie della moglie e dei figli, alcuni dei quali morti prematuramente, dalle quali uscirà con un immenso interesse per i bambini.

Artista difficile da trattare per le case editrici, antisemita e misogino, ha saputo parlare ai ragazzi di tutto il mondo e soprattutto ai loro genitori. Oltre a Il GGG“, “La fabbrica di cioccolato“, “Matilde e Le streghe, che sono i suoi capolavori, forse in pochi sanno che suo è il soggetto di “Gremlins” (i piccoli mostriciattoli che lo attaccarono durante lo schianto nel deserto), che scrisse originariamente per la Disney. Quando la casa produttrice lo rifiutò, i diritti d’autore furono acquistati da un fortunato e lungimirante Steven Spielberg. Tra le altre opere “Due racconti“, “Il grande ascensore di cristallo”, “Gli sporcelli“.


Recensione

Ho trovato questo romanzo di Roald Dahl nella libreria delle mie figlie e la fama dell’autore mi ha incuriosito. Dopo averlo letto mi sento di poterlo consigliare a qualunque bambino. Dahl ha uno stile semplice e quotidiano, facilmente comprensibile da un piccolo lettore. Nello stesso tempo è divertente e ironico, spesso graffiante nelle sue polemiche dirette a quelle figure adulte che dovrebbero essere d’esempio e invece mancano di principi.

Matilde” critica apertamente l’inefficienza della famiglia, incapace di comprendere e supportare. E come spesso accade nei suoi libri, i principali accusati sono proprio gli adulti, in questo caso i genitori della ragazzina. Superficiali, rozzi, senza un’adeguata educazione, sono convinti che studiare non serva nella vita e non accettano una figlia che mostra un interesse smodato e senza senso per i libri.

E qui lo scrittore si sofferma sull’importanza dell’educazione, unica arma di difesa contro l’ottusità, il bigottismo e l’idiozia delle persone. Ne nasce una battaglia divertente e assurda a favore della lettura e dello studio. Una propaganda (come lui stesso affermerà riguardo a questo libro) della letteratura, che lo porterà a nominare alcune delle migliori opere mai scritte in tutti i tempi.

Piccola com’era, l’unico potere che Matilde fosse in grado di esercitare sui membri della sua famiglia era quello dell’intelligenza; grazie a essa poteva batterli tutti.

Dahl ha la strepitosa capacità di giocare con le parole, creando espressioni e nomi che caratterizzano i personaggi sia fisicamente che psicologicamente, senza neanche doverli descrivere. In “Matilde” nascono figure che resteranno nell’immaginario collettivo come le più cattive mai disegnate (la direttrice Spezzindue), le più egoiste e superficiali (i Signori Dalverme), o le più dolci e premurose (la signorina Dolcemiele).

Dahl sa far ridere i bambini mentre fa riflettere gli adulti. Trovo che le sue idee, per quanto semplici, siano geniali, così come il modo di raccontarle, leggero e canzonatorio. E quella vena di magia e fantasia che pervade ogni sua opera contribuisce al fascino dei suoi racconti, facendo sognare i bambini e sorridere gli adulti. D’altronde quale bambino non ha mai sperato di possedere un potere speciale con cui combattere i soprusi a cui spesso è sottoposto.

Di certo avranno contribuito alla fama dei suoi libri le varie trasposizioni cinematografiche e la fortunata collaborazione con il disegnatore Quentin Blake, che le illustra in maniera accattivante. Ma il vero fascino sta nelle figure assurde, divertenti e terrorizzanti che ha saputo creare in poche pagine.

Siete un branco di piccole verruche nauseanti… Siete un mucchio di brufoli pustolosi.

E’ una lettura allegra ma educativa, almeno per noi genitori, mentre i bambini possono anche solo riderne. Perché a volte basta questo: divertirsi un po’. In fondo, come dice Matilde

I bambini non sono seri come gli adulti, e ridono volentieri.