You like it darker – Stephen King
Titolo: You like it darker
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: racconti horror
Pagine: 531
Prezzo: 21,90
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Trama libro
King, da oltre mezzo secolo, un maestro della forma, scrive per provare «l’euforia di abbandonare la quotidianità» e in You Like It Darker i lettori sentiranno la medesima esaltazione. Due bastardi di talento racconta il segreto, a lungo nascosto, che lega per sempre due amici divenuti famosi. Nell’Incubo di Danny Coughlin, un’intuizione senza precedenti ribalta decine di vite, quella del protagonista in maniera più catastrofica. In Serpenti a sonagli, sequel di Cujo, un vedovo in lutto si reca in Florida in cerca di conforto e riceve invece un’eredità inaspettata. Ne I sognatori, un taciturno veterano del Vietnam risponde a un annuncio di lavoro e scopre che ci sono alcuni angoli dell’universo che è meglio lasciare inesplorati. L’Uomo delle Risposte si chiede se la preveggenza sia una fortuna o meno e ci ricorda che una vita segnata da una tragedia insopportabile può ancora essere salvata. Dal leggendario Maestro della narrativa, una straordinaria raccolta di racconti iconici, che ci conferma la sua capacità insuperabile di sorprendere, stupire e portare terrore e conforto insieme. Preparatevi a fare un salto nel buio.
Autore
Cosa dire del “Re del brivido”? Che nel suo nome era già previsto un futuro abbagliante all’interno di un genere che prima di lui ha avuto nomi autorevoli come Lovecraft e Poe. Ma il Re è il Re. Una vita complicata e non sempre serena, la sua, cosa che non tutti sanno. Tentativi disperati di pubblicare un romanzo mentre lavora come insegnante; droga, alcool, una famiglia da mantenere; un incidente stradale che lo ha costretto a letto per quasi due anni all’apice della sua carriera.
Eppure King prosegue per la sua strada, con le tasche ancora piene, dopo tanti anni, di racconti preziosi che risvegliano le nostre più nascoste paure e ci inchiodano alle pagine. Oggi viene considerato tra i più grandi scrittori di letteratura fantastica, in particolare horror, del nostro secolo e di quello scorso. Ha pubblicato più di 70 opere (alcune con lo pseudonimo di Richard Bachman) e ha collaborato con registi famosi per le trasposizioni dei suoi romanzi, da Brian De Palma a Stanley Kubrich, John Carpenter, J.J. Abrams, Rob Reiner e Lawrence Kasdan. Tra i suoi libri più famosi si possono citare “It”, “Cujo”, “Christine”, “Pet Sematary“, “Carrie”, “L’incendiaria” e “Misery“, fino ai più recenti “Il miglio verde”, “L’acchiappasogni”, “The Dome”, “Sleeping Beauties”, “La scatola dei bottoni di Gwendy”, “The outsider” e “Elevation“. Tra le raccolte di racconti ricordiamo “Stagioni diverse“, “Quattro dopo mezzanotte“ , “Il bazaar dei brutti sogni“ e “You like it darker”. Mentre grande successo hanno avuto anche i suoi tentativi thriller, tra cui la trilogia di Hodges: “Mr. Mercedes“, “Chi perde paga” e “Fine turno”.
Recensione
Vi piace il buio? Bene. Anche a me, e questo fa di me la vostra anima gemella.
E quando il Re chiama in questo modo, io accorro. Perché sì, mi piace il buio, indubbiamente, ma soprattutto mi piace quella sua capacità di rapirti qualunque cosa scriva. Che si tratti di horror, fantasy, thriller o di racconti di pura narrativa, Stephen King riesce a tenerti con sé dalla prima all’ultima pagina. Passano gli anni, noi Fedeli Lettori cresciamo e anche la sua età, ahimé, avanza; eppure quel dono speciale che lo caratterizza fin da quando era giovane non lo ha mai abbandonato. Detto questo, e sottolineato che sono tra i suoi fan più accaniti, non nascondo che non tutte le sue opere sono un capolavoro. Mi è capitato di leggere romanzi che ho trovato belli ma non eccezionali, ma d’altronde non si può chiedere a un autore che ha scritto più di 80 libri che siano tutti dello stesso valore. Quindi ammetto che questa raccolta di racconti va a inserirsi nel gruppo di opere che, secondo me, hanno meno carattere.
Premetto che questa è una buona occasione per tutti quei lettori che vorrebbero cimentarsi col Maestro, ma che hanno paura delle storie horror: qui troverete dodici racconti, dei quali forse solo tre possono essere inseriti, a mio parere, in quel genere; le altre sono storie con venature thriller, paranormali, gialle, oppure normali storie. È indubbio che lo stile è sempre il suo: quella scrittura magica che già dopo poche pagine ti conquista totalmente e non ti lascia più andare; che ti fa entrare nelle vite di personaggi che dopo poco consideri reali. Ma è anche vero che questo King è più pensieroso, quasi malinconico; a chi lo conosce da anni dà l’idea di essere diventato sentimentale. E’ come se un giorno si fosse guardato allo specchio e si fosse trovato improvvisamente in là con gli anni; e così i suoi protagonisti (che sono spesso anziani) ragionano sulla vita, sulle opportunità colte e quelle lasciate; uno di loro addirittura si chiede perché proprio a lui sia capitata la fortuna di essere diventato uno scrittore famoso. Questi dodici racconti hanno alcuni elementi in comune: l’età avanzata dei protagonisti, l’ambientazione che spesso è in Florida, e il momento temporale: quasi tutte le storie avvengono infatti durante la pandemia. Con la sua solita maestria King entra nell’animo umano e ne espone le paure, le ossessioni, i dubbi, e lo fa come sempre in maniera impeccabile. I suoi protagonisti si fanno domande sulla vita, sulla morte, e sulla sfortuna, che forse ha un limite massimo oltre il quale poi deve essere ripagata.. o forse no.
«Per ogni colpo di sfortuna che Dio riserva ai mortali» aveva detto sua nonna «c’è sempre una compensazione doppia»
La vita non è mai facile, lineare, priva di ostacoli, per i poveri personaggi dell’autore; anche quando tutto sembra filare liscio c’è un mostro ad aspettarli nel buio.
Il mondo è pieno di serpenti a sonagli. A volte li calpesti e non mordono. A volte li scavalchi e ti mordono lo stesso.
Ci sono alcuni racconti davvero eccezionali in questa raccolta: “L’incubo di Danny Coughlin” uno stupendo thriller; “Serpenti a sonagli” sequel del tanto amato “Cujo” e uno di quelli puramente horror; “Il quinto passo“, che in dieci pagine ti spaventa come se fossero mille. Peccato quindi che il livello non sia rimasto così alto per tutto il libro. Una cosa che davvero ho amato di questa raccolta è che spesso mi sono sentita a casa: King non perde mai l’abitudine di intrecciare le sue storie, inserendo qua e là frasi che richiamano altri personaggi, altri romanzi. Con “You like it darker” torniamo a Castle Rock, passando per Derry e per la sfortunata Duma Key. Chi lo conosce e ha letto le opere precedenti non potrà non sorridere ogni volta che il maestro lo riporterà indietro nel tempo ad altri orrori. Insomma, una raccolta diversa per un autore che ormai mescola con la stessa bravura ogni genere letterario, usando le sue storie per disegnare la realtà che ama di più, quella della piccola provincia americana, dove trova spunto per storie che incutono timore, fanno pensare, fanno soffrire, ma sempre ti costringono a sognare cose che la tua mente non ha il coraggio di creare. Per nostra fortuna la sua, invece, non ha nessun problema a farlo e continua, dopo tanti anni, ad abbattere quel velo impercettibile tra reale e irreale.
«Sa, al crepuscolo. Le cose reali sembrano più sfumate.»
Era vero. E quando arriva la notte, il muro tra le cose autentiche e un livello del tutto diverso di realtà può dissolversi completamente.